Giappone Classico
... il Giappone, più che una meta, è un sentimento che non finisce mai.
by Enrico Papalini
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About the Book
l tuo fotolibro sul Giappone è un racconto visivo e poetico di un viaggio che attraversa l’anima del Paese del Sol Levante, intrecciando emozione, cultura e bellezza naturale.
Pagina dopo pagina, le fotografie e le didascalie restituiscono la delicatezza del Giappone autentico — quello dei templi immersi nel silenzio, dei giardini curati come poesie, ma anche delle metropoli pulsanti di luce e di vita.
Dall’arrivo a Tokyo, città dai mille contrasti, fino ai paesaggi montani di Takayama e Shirakawa-go, ogni tappa è narrata con uno sguardo intimo e rispettoso.
Le icone in stile manga accompagnano la mappa del percorso come piccoli spiriti guida: la Skytree e il suo personaggio sorridente per Tokyo, il Monte Fuji per Shizuoka, il torii di Kyoto, il cervo di Nara, il samurai di Kanazawa, la casa gasshō-zukuri di Shirakawa-go e la bambola della paura di Takayama — simboli che rendono ogni tappa viva e riconoscibile.
Le didascalie, scritte in un tono elegante e contemplativo, fondono osservazione e suggestione: lo splendore dorato del Kinkaku-ji, il silenzio zen del Ryoan-ji, l’energia del Shibuya Crossing, il respiro montano di Shirakawa-go, il fascino dei cervi di Nara, fino alla malinconia dolce dell’addio, con lo sguardo dalla Tokyo Skytree al tramonto.
In chiusura, come nei vecchi anime giapponesi, appare una scritta che racchiude lo spirito del viaggio:
>>つづく<<
(continua…)
Perché il Giappone, più che una meta, è un sentimento che non finisce mai.
Pagina dopo pagina, le fotografie e le didascalie restituiscono la delicatezza del Giappone autentico — quello dei templi immersi nel silenzio, dei giardini curati come poesie, ma anche delle metropoli pulsanti di luce e di vita.
Dall’arrivo a Tokyo, città dai mille contrasti, fino ai paesaggi montani di Takayama e Shirakawa-go, ogni tappa è narrata con uno sguardo intimo e rispettoso.
Le icone in stile manga accompagnano la mappa del percorso come piccoli spiriti guida: la Skytree e il suo personaggio sorridente per Tokyo, il Monte Fuji per Shizuoka, il torii di Kyoto, il cervo di Nara, il samurai di Kanazawa, la casa gasshō-zukuri di Shirakawa-go e la bambola della paura di Takayama — simboli che rendono ogni tappa viva e riconoscibile.
Le didascalie, scritte in un tono elegante e contemplativo, fondono osservazione e suggestione: lo splendore dorato del Kinkaku-ji, il silenzio zen del Ryoan-ji, l’energia del Shibuya Crossing, il respiro montano di Shirakawa-go, il fascino dei cervi di Nara, fino alla malinconia dolce dell’addio, con lo sguardo dalla Tokyo Skytree al tramonto.
In chiusura, come nei vecchi anime giapponesi, appare una scritta che racchiude lo spirito del viaggio:
>>つづく<<
(continua…)
Perché il Giappone, più che una meta, è un sentimento che non finisce mai.
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